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Di Marica Remoli
Un’estate senza Dancity. Ma l’attesa viene ripagata generosamente a Natale. Dal 26 al 28 dicembre a Foligno torna il festival consacrato alla musica elettronica, all’auditorium San Domenico. La versione invernale si chiama Dancity Winter. Ma promette di essere un’edizione ancora “più calda” del solito.
Lo si intuisce subito dalla panoramica appassionata che fa Giampiero Stramaccia, presidente dell’associazione culturale. Giovedì 26 dicembre: retrospettiva sull’elettronica che fa ballare il mondo dagli anni ‘70. Headliner Michael Rother, ex Kraftwerk e fondatore delle storiche band NEU! e Harmonia; un faro per artisti come Bowie, Joy Division, Talking Heads. Venerdì 27 dicembre: nuovi sound nati da commistioni culturali e musicali (pop, afro, tribal, UK bass, reggaeton). Sul palco, nuove promesse e ultime uscite: dall’inglese Mina all’americano Kelman Duran, fino agli italianissimi 72-Hour Post Fight e Napoli Segreta (spin-off di Nu Guinea). Sabato 28 dicembre: si entra nel cuore dell’elettronica con DJRum, DJ Cortini, Alma Negra, Lucy… Musica da ascoltare e da raccontare. A corollario delle performance, una serie di Talk allo Spazio Astra: si parlerà anche di tecnologia ed evoluzione nella fruizione e produzione di musica.
Stramaccia assicura «sorprese per il pubblico e un uso degli spazi del San Domenico che stravolgerà l’immaginario dei folignati». Tante novità ma anche un ritorno alle origini. «Questa edizione è dedicata alla cittadinanza: vogliamo che la gente del posto si raccolga attorno a un evento che dal 2006 ha letteralmente aperto una finestra sul mondo».
Vista da qui, Foligno sembra il lato fortunato della provincia italiana: altre città nemmeno se lo sognano un tale fermento culturale e tante occasioni di intrattenimento. «Ma tutto questo è a rischio» tuona Stramaccia, che vorrebbe maggiore sensibilità da parte dei cittadini e delle istituzioni. «Dopotutto, Dancity è stato il primo evento a credere in Foligno, prima che arrivassero la movida e altre manifestazioni».
Dancity è un evento di nicchia. Ma in quella nicchia, ha un ruolo centrale: 8mila presenze nel 2018; il 70% del pubblico accorre a Foligno da tutta Italia e il 5% dall’estero. Poi, c’è la fiducia degli sponsor di fama mondiale. «Tutto questo ha valore per le istituzioni? – si interroga il presidente – Per ora, il dialogo con la nuova giunta comunale è stato positivo: Dancity Winter è il risultato. Per il futuro, ecco cosa ci aspettiamo da tutti gli enti: criteri chiari per l’assegnazione dei fondi alla cultura e programmazione. Soprattutto la programmazione».
Già: l’incertezza è nemica della continuità. «Non possiamo organizzare il festival in pochi mesi, trovare sponsor in extremis dopo aver già investito…» così si rischia il collasso. Infine, Giampiero Stramaccia fa un appello ai folignati: «il 50% del successo di un evento dipende dal pubblico; venite a Dancity con lo spirito giusto». Basta non strafare con lo spirito natalizio: a forza di sperare nei miracoli, si rischia di fare una finaccia.
Lista dei desideri di Dancity
- Desiderio realizzabile: Che i folignati tornino a incuriosirsi, a provare interesse per le iniziative della loro città.
- Sogno nel cassetto: Lavorare in sinergia con il Comune affinché il buono che abbiamo creato venga curato e non abbandonato.
- Desiderio impossibile: Che si torni a essere tutti uniti: a Foligno, in Umbria, in Italia. Siamo un popolo culturalmente attivo e vivace. Dobbiamo far lavorare il cervello e le emozioni per superare l’impasse economica e sociale del Paese.
A tu per tu con Dancity
☎️ Telefono: 392 719 2299
💻 Sito web: dancityfestival.com
📱 Facebook: https://www.facebook.com/dancityfestivalfoligno/
📱 Instagram: https://www.instagram.com/dancityfestival/
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