
#SOCIETÀ #LAVORO
di Matteo Bartoli
L’azienda di raccolta rifiuti e servizi non riesce a garantire i D.P.I. a tutti i lavoratori.
Ecco cosa ci hanno detto i diretti interessati.
In una nota di CGIL CISL e UIL regionale e territoriale, inviata alla dirigenza di Vus spa, si legge che l’azienda è l’unica del settore che non garantisce i dispositivi D.P.I. necessari per svolgere il servizio tutelando la salute dei lavoratori e dei fruitori. Si tratta di mascherine, gel, guanti e delle sanificazioni degli strumenti e delle divise di lavoro.
La nota datata 11 marzo recita :«anche alla luce degli ultimi provvedimenti del Governo le segreterie territoriali e regionali di FILCTEM, FEMCA, UILTEC ritengono doveroso segnalare una eccessiva lentezza nell’attivazione delle procedure emanate con carattere d’urgenza allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 tra i dipendenti operativi e gli impiegati che lavorano in front-office».
«A differenza delle altre aziende del settore, ci viene segnalato che Valle Umbra Servizi spa non garantisce adeguati D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) per i lavoratori che devono svolgere la propria attività presso abitazioni o luoghi pubblici». Prosegue: «inoltre, considerato l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi anche sul territorio umbro, a nostro avviso, sarebbe necessario pensare ad una sospensione di alcune attività non indispensabili e/o riprogrammabili, garantendo comunque gli interventi a garanzia e tutela del servizio».
«Riteniamo doverosamente necessario ipotizzare la chiusura degli uffici aperti al pubblico, il ricorso allo smart working ove possibile e l’implemento dello strumento della partenza da casa o altre misure contemplate nel decreto legge n.6 del 23 febbraio».
La nota si chiude ricordando la necessaria sanificazione degli ambienti di lavoro e auspicando una solerte ed immediata azione risolutiva.
Ma l’azione risolutiva sembra non esserci ancora stata.
I lavoratori ci riferiscono ancora di mascherine assenti «ce ne hanno consegnate solo 8, meno di quanti siamo noi del servizio. Ci hanno detto che arriveranno dopo il 23». Anche il gel sanificante sembra non essere stato distribuito abbastanza «ci hanno dato un litro di gel e ci hanno detto dividetevelo. Come? Dobbiamo evitare gli assembramenti e poi ci danno il gel da dividerci? Come facciamo?». «Qui c’è grande confusione e senso di incertezza. Se l’azienda non riesce a darci i D.P.I. c’è un articolo che dice che deve procedere con ferie o con percorsi alternativi per non mettere in pericolo nessuno».
Auspichiamo anche noi insieme ai sindacati un pronto intervento in difesa dei lavoratori, di tutti i cittadini fruitori del servizio e quindi della salute pubblica.