
#LAVORO #CULTURA
Di Michele Bandini
(In foto: lo spazio Zut)
Prosegue con l’intervento di Michele Bandini (attore, regista, fondatore e animatore -con Emiliano Pergolari- di Spazio Zut) il dibattito aperto dall’intervento di Stefano Romagnoli nel numero di marzo di Sedicigiugno.
Già la settimana precedente al decreto emesso il 4 Marzo con il quale si chiudevano le scuole, ma non ancora i teatri e le attività formative, abbiamo comunque deciso di sospendere le attività dello Spazio Zut, consapevoli che sarebbe stato meglio agire da subito per limitare al massimo le interazioni tra le persone e scongiurare il contagio…
Da quei giorni tutto ciò che facevamo allo spazio e anche tutte le attività artistiche di compagnia riconducibili allo Spazio Zut sono state sospese con un danno economico e progettuale enorme, danno che si va ingigantendo con il passare del tempo.
Sono stati subito sospesi i laboratori teatrali che coinvolgono circa cento persone dai bambini agli over 65, è stata interrotta la programmazione di spettacoli della nostra rassegna teatrale, i concerti della nostra rassegna musicale e tutte le residenze artistiche a porte chiuse.
I bandi di tiratura nazionale e internazionale promossi dal Centro Umbro Residenze Artistiche (di cui lo Spazio Zut fa parte) che danno possibilità ad artisti e compagnie di essere ospitati sono stati sospesi. Tutti gli eventi serali dello spazio, come concerti, gli eventi privati e quelli comunali sono stati annullati.
Il progetto di compagnia Progetto Pubblico (progetto artistico/formativo) realizzato presso il Teatro Morlacchi di Perugia e realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria è per ora sospeso. Il progetto artistico/formativo di produzione non-scuola realizzato a Santarcangelo di Romagna in collaborazione con il Festival di Santarcangelo e del Teatro delle Albe, è sospeso… altri progetti di formazione video e teatrali realizzati in collaborazione con le scuole sono sospesi. Di conseguenza ci troviamo in un momento molto delicato e complesso, che rispecchia le problematiche del mondo dello spettacolo a livello nazionale e del mondo delle imprese in generale, esponendo tutti i componenti della cooperativa e i collaboratori alla perdita del lavoro già da subito e con possibili gravi ripercussioni a lungo termine qualora la situazione non dovesse sbloccarsi.