
#SOCIETÀ #LAVORO
(In foto: la sede di Umbra Group in via V. Baldaccini 1, Foligno)
Riportiamo integralmente la replica di UmbraGroup in merito all’articolo “Coronavirus: la situazione nelle fabbriche folignati” di Alessandro Sorrentino pubblicato nella giornata di ieri, 26 marzo 2020:
In risposta a quanto pubblicato dalla testata SediciGiugno Foligno in data 26/03/2020, la Direzione UMBRAGROUP, replica a quanto dichiarato da Alessandro Sorrentino.
La situazione interna in UMBRAGROUP S.p.A. è chiara a tutti i dipendenti.
Il Management si è mosso immediatamente con visione, cercando unione con RLS, RSU e
dipendenti ed anticipando i Decreti Ministeriali con l’istituzione, in data 24 febbraio, di un
Comitato di Gestione della Crisi. A livello di Gruppo, ha messo in atto una politica generale di
gestione dell’emergenza Covid-19, affinché in tutti i siti produttivi, in tutto il mondo, venissero
adottate le stesse misure interne in aggiunta a quanto avrebbe dettato ogni singolo Governo.
Detto fatto, ogni sede dispone di strumenti per ridurre il rischio di contagio da Covid-19: un
Comitato di Gestione composto da alti vertici aziendali, azioni nei siti produttivi, attivazione
anticipata dello smart-working, già in progetto a Foligno e che vede attualmente 190 persone
abilitate, intensificazione delle misure igieniche e di sanificazione dei locali, istituzione della figura del Travel Manager a coordinare la gestione di viaggi e trasferte, vietate in tutte le sedi del
Gruppo, azioni verso i visitatori. Ancora, in tutte le sedi è stato attivato un numero dedicato a
disposizione di tutti i dipendenti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per dare loro la tranquillità di avere
sostegno in qualsiasi momento in caso di emergenza.
Inoltre, è stata attivata una pagina all’interno del sito web dedicata esclusivamente a questa
emergenza: https://www.umbragroup.com/azienda/2900/covid-19, a corredo di newsletter,
brochure e portali contenenti informazioni utili ed aggiornamenti anche in tempo reale.
Ogni azione è gestita e coordinata dal Comitato, che si riunisce con regolarità tre volte a
settimana, salvo casi di emergenza, con report firmati anche dal rappresentante RLS. A questo
Comitato, nella sede di Foligno, se ne aggiunge un secondo formato da RSU al completo, RLS al
completo, il Responsabile della Sicurezza e il Direttore HR, che si riunisce giornalmente in caso di necessità e regolarmente a giorni alterni.
Sempre anticipando i Decreti Ministeriali, UMBRAGROUP ha ordinato un grande quantitativo di
mascherine di protezione individuale, che, non è un segreto, sono state a lungo fuori mercato.
Tuttavia, le stesse sono state da sempre distribuite ai soggetti che potevano essere ritenuti più a rischio, in quanto già in scorta come DPI aziendale. Per quanti sprovvisti di mascherina, è stata
garantita la distanza minima di sicurezza, in linea con quanto dettato dal Governo, rendendo non necessaria alcuna altra azione. Mascherine per tutti i presenti sono tuttavia garantite da venerdì 20 marzo, quindi prima dell’ultimo decreto. Inoltre, è stato dato a tutti un kit disinfettante delle mascherine consegnate, che l’Azienda regala al dipendente considerata la non reperibilità.
UMBRAGROUP è stata chiusa solo nella giornata del 23 marzo, quando il decreto uscito nel
weekend ha reso necessaria una approfondita analisi prima di prendere decisioni di qualsiasi
natura. Il DPCM del 22.03, art. 1, comma 1, lettera h, cita fedelmente: “sono consentite le attività
dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attività di rilevanza strategica per
l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le
attività produttive”. Dettame che è stato seguito alla lettera. UMBRAGROUP ha quindi riaperto lo stabilimento previa autorizzazione a farlo. Sempre al Prefetto, è stata inoltrata richiesta ad
esercitare anche in base all’ art. 1 lettera d.
Per quanto riguarda la chiusura della mensa e dei luoghi di aggregazione, questa misura è stata
adottata in via del tutto preventiva dall’azienda prima ancora che divenisse, da li a pochi giorni,
obbligatoria. Ciò premesso, allo stesso scopo di evitare affollamenti, ogni dipendente pensa in
modo autonomo al proprio pasto avendo anche la possibilità e la totale flessibilità di uscire
anticipatamente o di cambiare orario. L’azienda, inoltre, ha corrisposto, pur non essendo
obbligata da un punto di vista normativo, un’indennità di mensa del valore di 5,29 Euro al giorno, contro i 13 centesimi di Euro che il dipendente paga, per lo stesso servizio, ogni giorno. All’interno dello stabilimento sono stati a disposizione di tutti i cibi freschi, ovviamente fin quando forni e pasticcerie non hanno chiuso. Attualmente sono a disposizione di tutti snack e bibite calde erogate dai distributori interni.
In un momento di crisi c’è sempre un minimo di disagio, ma la priorità assoluta va data alla salute del dipendente.
Ad oggi UMBRAGROUP ha zero contagi a livello mondiale, nonostante ognuno abbia una vita
personale al di fuori del contesto lavorativo. Questo conferma sicuramente che l’Azienda ha fatto di tutto per tutelare il lavoratore e, allo stesso tempo, garantire il servizio ai propri Partner di business.