Centro e Periferie Città

Storie misteri e curiosità sull’affaire Via campagnola

Una ricostruzione degli ultimi sviluppi e delle conseguenze dell’affaire.

#CENTROEPERIFERIE #CITTA
Di Matteo Bartoli
In foto: il progetto di Ponte Antimo


La soluzione della problematica trentennale del traffico in Via Campagnola causa di pericolo ed inquinamento acustico viene prevista dal Pums così come la viabilità alternativa che esiste e nello specifico: Viale Ancona, Via campagnola in uscita e la tangenziale nordest. Rendendo Via Campagnola zona a traffico limitato verrà eliminata la sua funzione di strada di collegamento interquartiere ed interfrazionale con la parte nordest della città. Un provvedimento che si sarebbe dovuto prendere da tempo visto che questa strada non ha le caratteristiche dimensionali e di sicurezza per sopportare il carico di traffico che invece sostiene quotidianamente. Tengo a ribadire che questo problema è noto da 30 anni e la nostra amministrazione è la prima che si fa carico concretamente di risolvere il problema …il rilievo dei flussi di traffico nel corso degli anni ha evidenziato un considerevole transito di veicoli in Via Campagnola con una media giornaliera superiore agli 8mila veicoli, di cui il 10% composto da mezzi pesanti tra i quali quelli diretti alle ex OGR”.

Con queste parole il Sindaco Stefano Zuccarini (Corriere dell’Umbria,19 Marzo 2021) commenta le polemiche innescate dall’atto di Giunta che, attuando il Piano Urbano Mobilità Sostenibile, delibera l’istituzione della Zona a Traffico Limitato in via Campagnola. Abbiamo allora ritenuto utile contattare l’ex assessore Graziano Angeli per farci dare la sua opinione sui fatti. Ci ha inviato questa nota che riportiamo integralmente.

“Le soluzioni attuate per via Campagnola-Ponte Antimo negli anni scorsi sono le seguenti: attraverso le ordinanze 336/1996, 406/1996, 727/1997, 46/2007, 902/2017, 136/2018 si è istituito il divieto di transito per gli autocarri superiori alle 3.5 T su via Campagnola, limite di 30 km/h su via Campagnola, semaforo, dissuasore fisico di velocità, speed check, rafforzamento segnaletica verticale e orizzontale su Via Campagnola e Ponte Antimo. Con delibera di consiglio comunale n. 16 del 9/4/2014 è stato avviato l’iter del piano attuativo di iniziativa pubblica in variante al PRG del 97 relativo al quartiere Ina Casa Flaminio, che prevede lo sviluppo dell’intera area rispetto alla viabilità, infrastrutture, aree verdi; iter che si è concluso con l’adozione definitiva del consiglio comunale con atto 33 del 19.3.2019. Il piano attuativo che ha recepito tutti i pareri degli enti e le osservazioni dei cittadini prevede la sistemazione dell’incrocio Via Campagnola-Ponte Antimo-Via Fiume Albegna.

Il Comune poi, nel frattempo, in attesa della chiusura dell’iter del piano attuativo, con determina 1432 del 8/11/2017 ha esperito la procedura per l’affidamento ad una società specializzata di redazione del PUMS. La Sintagma si è aggiudicata tale bando e su richiesta del comune è partita con rilevazioni e studio su Via Campagnola proprio per mettere il comune in condizione, una volta terminato l’iter del piano attuativo, di adottare i provvedimenti necessari.

Conclusa questa fase il comune con delibera di giunta n. 84 del 13.2.2019 ha approvato, dopo ampia partecipazione con commercianti, comitato, cittadini lo studio di fattibilità per la sistemazione della viabilità della zona di Ponte Antimo- Via Campagnola- Via Fiume Albegna- Via Rubicone- Via Piave.

Tale studio ha previsto:

Senso unico su un tratto di via Rubicone in quanto dai rilevamenti sintagma questo avrebbe garantito maggiore sicurezza all’incrocio Via Piave-Ponte Antimo- Via Rubicone e avrebbe alleggerito il flusso di traffico su Via Campagnola.

Un primo stralcio con bretella Via Fiume Albegna su Via Piave e parcheggi regolarizzati su Ponte Antimo

Un secondo stralcio con rotatoria.

Sono questi in estrema sintesi gli atti prodotti. Va altresì ricordato che, durante l’iter del piano attuativo, sono arrivate proposte di un “certo tipo” e minacce di morte al sottoscritto.

Fin qui tutto noto o quasi. Non ci si sorprenderà dunque se, a valle delle due opinioni contrapposte, le polemiche sono continuate e oltre alle polemiche c’è stato qualcuno che ha fatto anche qualche impavido passo in più. Infatti sempre il Corriere dell’Umbria il 2 Aprile rende noto che alcune associazioni e attività commerciali di Belfiore e Vescia “impugneranno la delibera di Giunta di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale e verranno assistite dall’Avvocato Giuseppe Caforio del foro di Perugia”.

Forse anche a seguito di questo, in data Venerdì 9 Aprile si è tenuta una riunione in presenza fra il Sindaco e alcuni rappresentanti delle associazioni e degli esercenti delle zone soprariportate. Riunione in cui si è illustrata la delibera ed è stata riaffermata la volontà di concedere ai residenti di Belfiore e Vescia il permesso di transito sulla ZTL.  

Abbiamo dunque fatto un po’ di chiamate e parlato con qualcuno del comitato di Ponte Antimo, nato per combattere la sosta selvaggia che, ostruendo il traffico e impedendo a molti di tornare a casa, è stata una grana anche per la polizia municipale spessissimo mobilitata per sbloccare ingorghi e spesso in affanno a causa del sottodimensionamento. Da queste chiamate pare emergere soddisfazione riguardo l’impegno dell’ex assessore Angeli pur restando “in vigile attesa che venga realizzata la promessa bretella sul Fosso Renaro”. Bretella che a loro detta metterà in sicurezza l’incrocio e migliorerà la viabilità per i residenti in Via Fiume Albegna. 

Ma, oltre all’immissione diretta in via Piave, il secondo stralcio prevede anche la rotatoria -anche secondo piano attuativo- e la creazione di alcuni posti auto. Posti auto che andrebbero a vantaggio degli esercenti della zona e quindi anche degli automobilisti in transito, ma che evidentemente sono sembrati pochi a chi immaginava un nuovo plateatico. In questo senso è interessante notare come uno degli ultimi colpi della scorsa consigliatura fu il voto unanime del Consiglio comunale per impegnare gli amministratori a mettere sotto videosorveglianza Ponte Antimo e impedire la sosta selvaggia a ridosso della carreggiata. Voto che poi è scomparso dai radar. Come non ha creato clamore la foglia del messaggero che diceva “possibile che il neosindaco leghista di Foligno prima di essere eletto abbia aggredito a male parole due vigili urbani intervenuti per un’infrazione davanti a casa sua?”. Allo stesso modo è caduta nel dimenticatoio, o comunque non è stata ricordata da nessuno, la lettera dei fratelli Zuccarini del 2014, resa pubblica nel 2019 in una riunione della Commissione controllo e garanzia richiesta da Stefania Filipponi, in cui si faceva riferimento al transito di 20mila autoveicoli in Via Campagnola. Insomma, dai 20mila del 2014 agli 8mila di oggi, ci sarebbe stata una riduzione del transito del 60% dei veicoli. Che poi hanno capacità di raddoppiarsi alla bisogna diventando 8mila in entrata ed 8mila in uscita anche per il capogruppo leghista Polli: almeno così ha sostenuto all’iniziativa di Legambiente sul Pums (1 Aprile scorso), salvo non si trattasse di un curioso pesce d’Aprile. 

Sembra poi che il Piano Regolatore dell’arch. Marello, antecedente a quello del 97, prevedesse una più ampia carreggiata per Via Campagnola, specie a ridosso dell’immissione in Via Piave. E così si ritorna al comunicato del Sindaco in cui, dopo aver rispedito al mittente le insinuazioni personali, il primo cittadino motiva la scelta di indirizzo sulla base del ripristino della legalità. Dice quindi “sono ben noti ed ampiamente documentati e certificati dalla Asl, dal Noe e dall’Arpa i rilievi acustici probanti il costante sforamento e superamento dei limiti di tollerabilità negli ultimi trenta anni, da ultimo i rilievi Arpa del 2018 che hanno indotto la stessa Agenzia a ribadire al comune di Foligno la necessità immediata di predisporre un apposito piano di contenimento acustico ed abbattimento del rumore”. 

Tutto vero, bisognerebbe cercare di capire da dove venga questo sforamento acustico e quanto possa essere determinato anche dai rumori dei clacson delle autovetture che a causa della sosta selvaggia non riescono a transitare. Vero anche che le amministrazioni avessero l’onere di porre rimedio alla situazione di disagio, ma la scelta di come farlo, sì necessariamente basata su rilievi tecnici, è allo stesso tempo orientata da scelte politiche di indirizzo. Perché come si legge a pagina 30 del Pums “con l’obiettivo di ridurre il traffico lungo la viabilità interna all’abitato di Foligno il Pums propone una serie di interventi lungo la strada statale Flaminia ….nello specifico occorre implementare delle rampe in ingresso/uscita”. E sarebbero una nell’area Conad -lato città- e un’altra in Via Antonio Allegri -che con una serie di rotatorie si porta su Via Campagnola. Magari qualche scorso amministratore ha tentato altre strade anche spaventato dal rischio di ridurre lo spazio a disposizione del campo sportivo di Sportella Marini e dalla possibilità di ridurre il parcheggio a disposizione dei lavoratori delle Grandi Officine. Forse anche per questo è uscita la dura nota della CGIL che lamenta assenza di confronto e incompatibilità dell’intervento con il rilancio del sito di riparazioni folignate. Senza considerare che fonti interne all’azienda stimano oltre il 15% della forza lavoro delle ex Ogr proveniente da Vescia e Belfiore e zone limitrofe fino a Nocera e Gualdo. 

Concludendo, vien da pensare che, a dispetto delle preoccupazioni e dell’instancabile impegno della “prima amministrazione che si occupa concretamente dell’inquinamento acustico di Via Campagnola”, chi altro ha provato a mettere le mani in quella zona provando a mediare un intervento equilibrato, se non è stato direttamente sotterrato, come minimo è stato portato in tribunale. Perché risolvere i problemi è sicuramente prioritario, ma i maliziosi potrebbero pensar male, e si sa che è peccato. Forse per questo che due assessori, fra cui uno di Sportella Marini, non hanno partecipato alla delibera? Illazioni, ipotesi, cattiverie senz’altro. 

Chissà se, visti i numerosi precedenti, mi sarò guadagnato anche io con questo articolo la possibilità di essere annoverato nel lungo elenco dei citati in giudizio?  

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