
#centroeperiferie
Di Alessandro Sorrentino
In foto: Striscioni su Via Campagnola.
È importante, quasi essenziale direi, parlare della questione della Ztl di Via Campagnola. È importante farlo perché, a conti fatti, questa vicenda concerne aspetti ben più significativi della chiusura al traffico di una seppur importante arteria cittadina. Questo provvedimento apre la possibilità di una riflessione più ampia sulla vita democratica folignate e sul rapporto che il Sindaco e di conseguenza l’Amministrazione comunale intrattengono con la cittadinanza. Perché non ci si trova solamente di fronte al paradosso di un primo cittadino che rende a traffico limitato la strada dov’è sita l’abitazione dei suoi genitori, ma ci troviamo di fronte a due paradossi ancora più grandi: il primo è che una decisione così importante è stata calata dall’alto senza che venisse minimamente contemplato un momento di confronto con i cittadini della zona, direttamente colpiti dal provvedimento in questione; il secondo (che è il paradosso gigantesco) è che un gruppo di cittadini, associazioni e commercianti abbiano come unica arma per farsi ascoltare e per rivendicare le proprie richieste quella di costituirsi parte civile e ricorrere al Tribunale contro il Sindaco.
Questo quadro fa sorgere spontanea una domanda che non vuole essere né populista, né tantomeno assumere contorni da melodramma: dov’è finita la democrazia? Dov’é finito il confronto con la cittadinanza? Sono totalmente assenti. Ancora una volta, come successo in altre occasioni, davanti alle legittime critiche espresse da una parte dei folignati Zuccarini risponde con altre accuse, le solite, ovvero quelle di strumentalizzazione, dimostrandosi ancora una volta non all’altezza di quella che dovrebbe essere la ragione prima del suo mandato: essere il Sindaco di tutti.
Ospitiamo oggi un’intervista a Francesco Tartaglini, rappresentante del Comitato contro la Ztl di Via Campagnola, costituitosi nella primavera del 2021, composto da quaranta soggetti tra singoli cittadini e associazioni che a maggio scorso sono ricorsi al Tar per opporsi alla decisione adottata dalla giunta comunale. Nell’attivissima pagina Facebook “Giù le mani da Via Campagnola” potete osservare i momenti salienti della mobilitazione e le attività recenti del comitato.
Francesco, come nasce il comitato, da chi è composto e quali sono le ragioni che lo mobilitano?
«Il Comitato nasce perché con la decisione di applicare la Zona a Traffico Limitato in Via Campagnola si colpisce dal punto di vista della viabilità una zona già “superpenalizzata”, cioè il nord-est folignate. L’amministrazione Mismetti, infatti, aveva interrotto alcuni snodi importanti come Viale Ancona e Via Serena senza però prevedere un’opera sostitutiva diretta come ad esempio un sottopassaggio. Pertanto, la delibera dello scorso marzo 2021, che istituisce la Ztl che è oggetto dell’intervista, facendosi forte delle carenze strutturali di viabilità di questa zona stabilisce che non debba essere Via Campagnola a sopperire a quelle stesse carenze, finendo per essere sovraccaricata, e quindi ne istituisce la chiusura! Insomma, l’Amministrazione con questo provvedimento è andata a colpire ulteriormente una parte della città già fortemente indebolita dal punto di vista delle vie di comunicazione e ad isolarne il collegamento diretto ad alcune parti importanti della città, come San Paolo, per altro recentemente urbanizzata, e le frazioni di Vescia, Scanzano e Belfiore, questo è il paradosso! È come se ad un malato che ha carenza di ossigeno venisse tolta anche la bombola.
Per questo ordine di ragioni noi, come Comitato Spontaneo Cittadini di San Paolo, insieme ad altre associazioni quali l’Associazione Valle del Menotre, l’Associazione Culturale Belfiore, l’Associazione Sportiva USB Belfiore e l’Associazione Sportiva “Pale Guerro Hero”, ad un gruppo di singoli cittadini e ad attività commerciali della zona, per un totale di 40 soggetti, abbiamo scelto di ricorrere al Tar, affidandoci agli avvocati Caforio e Mingarelli. Il fatto che dei cittadini e delle associazioni abbiano come unica strada percorribile per interloquire con chi li amministra il ricorso al Tar è una cosa alquanto anomala e paradossale. Tra l’altro, si tratta di una scelta onerosa anche in termini economici. Si tratta, a prescindere da quale sarà il pronunciamento del Tribunale amministrativo di Perugia, di una vera e propria sconfitta della democrazia a mio avviso e, solo in secondo luogo, della Giunta che non si sta dimostrando all’altezza di risolvere i problemi della cittadinanza».
A quali motivazioni ricorre il sindaco Zuccarini per giustificare questa scelta?
«Prima del ricorso, ma comunque dopo marzo 2021, in via informale, siamo stati invitati dal Sindaco e dalla Giunta ad un confronto, al quale erano presenti anche altre associazioni, che si è tenuto al Campo Container di Vescia. In quella sede abbiamo manifestato al primo cittadino il netto dissenso rispetto a questo provvedimento, che ormai era già stato preso, sottolineando come ci fossimo sentiti presi in giro; alcuni cittadini hanno fatto anche degli interventi molto belli, che definirei commoventi, che mostrano come la situazione sia effettivamente problematica per tante persone che nella vita hanno già molte preoccupazioni ben più importanti di quelle che riguardano la viabilità intorno alla loro abitazione. Toccare con mano, con queste piccole cose, come la democrazia sia effettivamente in pericolo da un lato è umiliante, dall’altro ti spinge a combattere quando ce n’è bisogno».
Come ha risposto il primo cittadino alla vostra mobilitazione? Si è fermato per un attimo ad ascoltare le vostre ragioni?
«Assolutamente no, successivamente a quell’incontro, come ho già detto, abbiamo presentato il ricorso al Tar che gli è stato notificato nel mese di maggio 2021 perché avevamo un limite di 60 giorni da quando la delibera di Giunta che istituiva la Zona a Traffico Limitato era stata approvata. Ma niente, nonostante il fatto che in un arco di tempo così ristretto dei cittadini, delle associazioni e dei commercianti si fossero mobilitati al punto da costituirsi parte civile e ricorrere a vie legali, Zuccarini non è retrocesso di un passo. Da maggio a metà gennaio 2022 non abbiamo avuto un tavolo, una convocazione, né una dichiarazione in merito al ricorso, siamo stati completamente ignorati, come se non esistessimo, eppure ci siamo fatti sentire attraverso ogni mezzo possibile, sulla stampa, sia locale che nazionale, nel telegiornale regionale e persino per radio. È una cosa grave, noi risiediamo a Foligno, lavoriamo in questa città e in cambio non abbiamo ricevuto neanche il minimo che potessimo richiedere, ossia l’essere ascoltati. Poi, basta scorrere google per vedere che tutte le dichiarazioni che il Sindaco ha rilasciato su Via Campagnola risalgono al periodo dell’annuncio della delibera e non sono altro che proclami e, purtroppo, anche minacce visibili sia sulla stampa che su internet».
Nel corso delle vostre proteste avete anche prodotto e affisso degli striscioni, che fine hanno fatto?
«Gli striscioni sono stati sequestrati materialmente dal Vice Comandante dei vigili urbani di Foligno nel giro di 24 ore. Il Movimento 5 Stelle ha anche presentato un’interrogazione su questa rimozione e per la nostra affissione si è parlato di illecito amministrativo. Bene, allora se di illecito amministrativo si tratta, possiamo dire che a Foligno di illeciti amministrativi se ne registrano centinaia e centinaia. L’azione di rimuovere in poche ore i nostri striscioni, affissi dai cittadini per legittima protesta, è un unicum nella nostra città, molti striscioni rimangono sui muri e per le strade di Foligno per mesi e mesi, pensiamo a quelli di Casa Pound o a quelli degli Ultras del Foligno Calcio, senza contare l’abusivismo messo in atto dalle attività commerciali o delle piccole imprese a ridosso delle loro sedi con l’utilizzo di manifesti per i quali non pagano sicuramente la tassa di affissione. Questo atto, a mio avviso, viola in piccolo un diritto fondamentale come la libertà di espressione, garantita dalla Costituzione».
Come giudichi le misure imposte dall’ordinanza del 5 gennaio 2022, con le quali si cambia la viabilità della zona tra via Fiume Albegna e Via Campagnola?
«Questa determina messa in atto dal Dirigente dell’Ufficio del Traffico del Comune Castellani sembra che sia stata fatta non per i cittadini ma per qualche strategia della quale adesso non conosciamo gli sviluppi, potrebbe essere stata fatta proprio perché è prevista appunto la sentenza del Tar e quindi con questa mossa si spera di modificarla; potrebbe essere una delibera per rendere permanente la nuova viabilità , oppure per favorire i lavori di ampliamento del parcheggio direttamente adiacente alle attività commerciali di Ponte Antimo, tra cui vi è anche quella del fratello del Sindaco. Si parla di una spesa superiore ai 400.000 euro, si tratta di denaro dei contribuenti… Mi limito ad osservare solo questo, non dico altro».
Qual è il tuo parere sulla decisione di rendere Via Nazario Sauro a doppio senso, anche alla luce delle motivazioni che dal sindaco sono state addotte per giustificare la Ztl di Via Campagnola? Perché la Giunta da un lato chiude una via per l’inquinamento acustico e dall’altro però ne rende a doppio senso un’altra, tra le più trafficate di Foligno, facendola diventare impercorribile per tutti i pedoni e i ciclisti che vogliamo avventurarvisi…
«Io per primo, il nostro comitato e tanti altri cittadini si sono ribellati di fronte a tale provvedimento già da prima che fosse adottato perché in esso hanno intravisto una decisione fuori dalla storia, una decisione che va all’indietro e non guarda avanti perché ripropone la viabilità di un decennio fa e offre un modello di mobilità antico che non tiene conto dei cambiamenti. Il fallimento dell’amministrazione comunale di fronte alla discrasia tra le decisioni prese per Via Campagnola e quelle assunte per Via Nazario Sauro è sotto gli occhi di tutta la cittadinanza. Resta comunque un provvedimento molto importante, perché è indicativo dal momento e ci offre due facce di una stessa medaglia. Mi permetto anche di sottolineare la totale illogicità della Giunta nel proseguire nella politica di riempire di macchine il centro storico di Foligno quando è da anni che la viabilità in quelle zone dovrebbe essere modificata. Invece no, si continua a percorrere una strada che va contro al commercio e al turismo cittadino».
Con il vostro comitato siete riusciti ad arrivare alla stampa nazionale e perfino in Radio…
«Si, abbiamo notato una stampa locale abbastanza stanca e disinteressata che non ci ha dato una mano, pertanto abbiamo scelto da subito di saltare quello che si è rivelato essere un ostacolo. Lo faremo, continueremo a farlo, perché crediamo in un’informazione giusta e non alla deformazione di quella che è la realtà».
