
#lacittàinvisibile
Di Rose Anne
In foto: Striscione
Il nostro giornale ha una voce o, meglio, una pluralità di voci che insieme si accordano, interagiscono, si differenziano, trovano punti in comune, si rispettano e percorrono strade, a volte anche faticose e difficili, ma rivolte ad un unico obiettivo: raccontare.
Raccontare la città, come luogo fisico, emozionale e mentale dove con-vivere in armonia. Raccontare le sue luci e le sue ombre, dare spazio ai sussurri, trasformarli in testimonianze, fare domande e cercare risposte, riflettere insieme per camminare verso una prospettiva di bene, salvaguardare ciò che è bello e ben fatto, denunciare quello che non funziona, accogliere le istanze dei cittadini.
In virtù di tutto questo vi proponiamo la lettura di un post tratto da facebook che ci ha colpiti perché denuncia una situazione che sembra essere molto lontana da quei principi a cui vorremmo che una comunità di persone e di amministratori facesse riferimento, specie quando si parla di infanzia, di famiglie, di servizi ai suoi bambini e alle sue bambine.
Ci riserviamo di approfondire la questione: vogliamo capire, conoscere, riflettere insieme a voi.
Intanto buona lettura.
Il POST di “Rose Anne”
L’opposizione a Foligno sa cosa si sta profilando per le giovani famiglie che usufruiscono del servizio nidi comunali? Mi rivolgo ai miei amici/contatti impegnati politicamente con la sinistra (tutta) e i 5s.
Siete informati e state lasciando passare sulle teste dei folignati (o neanche siete informati), oppure vi state attivando o avete già promosso qualche azione per contrastare la vergognosa novità sul fronte nidi, in un momento già particolarmente difficile per le note vicende politiche ed economiche?
Per chi non ne sia al corrente, avviene questo:
1) i nidi comunali chiuderanno il 30 giugno, mentre fino allo scorso anno l’anno formativo si chiudeva al 15 luglio;
2) l’Amministrazione presenta, quindi, il “nuovo” servizio del “nido estivo” per il mese di luglio, stabilendo un’apposita tariffa;
3) la tariffa unica, senza differenziazione per fasce di reddito, è di € 65 a settimana comprensiva dei pasti; una volta iscritti a una o più settimane, il pagamento è dovuto in caso di assenza, anche per malattia. Assistiamo a una riduzione di fatto, camuffata da un “nuovo servizio estivo”, del servizio dei nidi comunali con l’aggiunta di condizioni economiche penalizzati per gli utenti con minore reddito.
Infatti, le attuali tariffe dei nidi (approvate da una precedente amministrazione e già di per sé anch’esse vergognose rispetto, ad esempio, a quelle di un’altra amministrazione di sinistra come Ravenna) sono inferiori a quella del nuovo servizio estivo per alcune fasce di reddito. Non solo: in caso di assenza per malattia, certificata dal medico pediatra, è prevista una riduzione della retta qualora la presenza non superi tre giorni in un mese.
Complimenti all’attuale Amministrazione per questo incredibile “servizio” che si sono inventati a danno, come solito, dei giovani e delle famiglie che non siano più che abbienti e anche all’opposizione, se si è fatta sfuggire una vergogna del genere.
(Sotto nei commenti ho riportato le tariffe dei nidi comunali e la differenza con quella prevista ora per il mese di luglio, spacciando per “servizio estivo” quello che era già fino a metà luglio ordinario servizio nidi).
Ed ecco il Commento di “Rose Anne” al suo post, con le informazioni dettagliate:
Queste le tariffe del servizio nidi comunali.
Il servizio nido fino al 15 luglio con queste tariffe sarebbe costato per le diverse fasce di reddito fino a 20.912/anno: da un minimo di € 17,50 per passare a € 63, € 75, € 95, € 110 contro i 130 del “nuovo” servizio estivo.
Per le fasce di reddito da oltre 20.912 a oltre 30.912, fino a chi neanche presenta isee perché troppo alto, le attuali tariffe per due settimane vanno da 140 € a 155 € fino a 172,50€ contro i 130 del “nuovo” servizio estivo. Come definire questa operazione se non come ho fatto, ossia vergognosa ?