Cultura

FolignoLibri 2022: guerra alla guerra

Gli appuntamenti di FolignoLibri 2022, tenuti dal 7 al 9 ottobre.

#cultura
A cura dell’
Associazione Ikarìa
In foto: Un momento dall’incontro di FolignoLibri allo Spazio ZUT!


Guerra alla guerra. Queste tre parole potrebbero ben riassumere i tre giorni di FolignoLibri 2022. Sono state giornate intense, in cui il tema centrale dell’edizione – i conflitti –  è stato percorso passando attraverso varie vie filosofiche, letterarie, politico-economiche e artistiche, com’è prassi per il nostro festival.

Grande rilievo hanno avuto i due appuntamenti del sabato dove da un lato l’omaggio a Valerio Evangelisti ha permesso ai relatori di ricordare al pubblico come l’immaginario continui ad essere uno dei grandi terreni di scontro: decolonizzare lo spazio immaginativo che il potere (pubblicisti e governanti) occupa con grande virulenza è d’obbligo. Dall’altro, il filosofo Franco “Bifo” Berardi esponendo le sue tesi sulla decadenza dell’occidente e il geronto-fascismo dell’uomo bianco che porta a guerre e distruzione ci ha dato molteplici e interessanti chiavi di lettura della realtà con un invito alla diserzione, filosofica e non.   
La domenica hanno avuto spazio due incontri assai coinvolgenti: il primo, animato da Giulio Marcon, Giorgio Beretta e Chiara Cruciati, ha affrontato il tema della rinnovata corsa agli armamenti e degli investimenti dell’industria italiana in armi leggere e pesanti (cfr. Leonardo). Da qui si è fatto un trait d’union con la logica imperialistica e destabilizzatrice in Medio-oriente. E poi s’è parlato di pace di come mobilitare la società civile in iniziative comuni, laddove la popolazione sembra assai meno sensibile di venti anni orsono (vedi manifestazione contro la guerra in Afghanistan con milioni di europei per le strade, Roma inclusa).  Discorso continuato per certi versi nel tardo pomeriggio dove la celebre voce di Vittorio Giacopini che, con la presentazione del suo libro “Non ho bisogno di stare tranquillo” sulla figura di Errico Malatesta, ci ha spiegato ancora una volta l’assurdità del conflitto in Ucraina e come sembra ormai scontata questa escalation militare che lascia presagire i più nefasti orizzonti.

Il Festival si era aperto il venerdì presso lo spazio Zut ! con un intervento dello scrittore e radiofonista Graziano Graziani che ha presentato il suo libro “Micronazioni”, seguito da uno spettacolo di teatro basato sullo stesso testo, che seguendo un approccio storico e reportistico è andato ad indagare le peculiarità (talvolta ridicole sino al grottesco) di piccoli sedicenti stati-nazione perlopiù sparsi nella vecchia Europa.
Molto suggestivo poi il concerto della sera, nella corte di Palazzo Trinci, di Daniele Di Bonaventura.

Il Sabato si è aperto all’insegna dell’ecologia con la presentazione del numero della collana di Iperborea The Passenger – Oceano mentre la domenica come è ormai consuetudine la manifestazione si è spostata al Circolo Arci Subasio con la presentazione del libro di Camille Schmoll “Le dannate del mare, donne e frontiere del Mediterraneo” a cura di C.I.D.I.S; la giornata poi si è conclusa con il concerto del gruppo alternative rock “Tristi Tropici”.

C’è sicuramente molta soddisfazione nel costatare l’ottima riuscita di tutti gli incontri che sono stati molto partecipati.

Un momento dall’incontro allo Spazio ZUT!

Nelle foto, a cura dell’Associazione Ikarìa, alcuni momenti di FolignoLibri2022

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