Ambiente Scuola

Cospaia, un progetto che dura nel tempo

"Imparare facendo": avvicinare i bambini alla natura con il Progetto Cospaia.

#ascuoladallanatura
Di Donatella Aridei e Luana Caterbi
In foto: Bambini alla raccolta di funghi


La scuola oggi è il luogo dove bambini e bambine “aprono gli occhi” sul mondo con la sua bellezza e le sue contraddizioni. Il compito degli e delle insegnanti è quello di fornire ai propri alunni i mezzi per poter leggere la realtà che li circonda e soprattutto diventare protagonisti attivi di percorsi e progetti che abbiano finalità educative e didattiche ben chiare, costruite a partire dai valori fondamentali da cui non si può certamente prescindere.

Educare al rispetto dell’ambiente, sviluppare la consapevolezza dell’importanza del legame con la terra, sostenere il riconoscimento delle relazioni positive con figure diverse rispetto a quelle della scuola, aiutare

bambini e bambine ad impegnarsi attivamente in un progetto, sia come singoli che come comunità, sono state le finalità che la nostra scuola a tempo pieno di Cospaia ha individuato come fondamentali e per le quali ha, nell’ottobre del 2016, ha dato vita ad un percorso sull’orto scolastico.

Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto saperi che hanno a che fare con le proprie radici, con l’esperienza antica e meravigliosa dei nostri contadini, con i gesti, le riflessioni, le conoscenze che nascono dal rispetto verso la nostra grande madre terra.

L’orto a scuola permette di “imparare facendo”, di sviluppare la manualità, conoscere gli elementi naturali e ambientali, imparare ad aspettare rispettando tempi che difficilmente coincidono con i nostri desideri. Un

orto a scuola permette di cogliere il concetto di diversità, lavorare in gruppo e realizzare esperienze significative. Così con il passare del tempo il progetto ha preso sempre più campo fino a coinvolgere tutti i plessi della Direzione Didattica “Francesca Turrini Bufalini” di San Giustino – Citerna

Il primo passo è stato quello di stabilire regole condivise che durano ancora oggi:

  • ascoltiamoci
  • impegniamoci più che si può
  • cerchiamo di andare d’accordo

Il progetto è partito da lontano e prima di sporcarci le mani con la terra abbiamo studiato…indovinate un po’? la luna ! Dalle “regole umane” siamo passati alle “regole lunari” e all’influenza che la luna ha sulle piante e sugli ortaggi: abbiamo scoperto che alcuni bulbi e semi vanno piantati con la luna calante, altri in luna crescente. Osservando il cielo tutte le sere per 28 giorni abbiamo notato che la luna ogni sera ha un aspetto diverso. La parte illuminata dal sole aumenta o diminuisce ogni sera. Questi cambiamenti si chiamano “fasi lunari”.

“Gobba a levante luna calante” si coltivano peperoni, pomodori, melanzane piante a fiori ed erbe aromatiche.

“Gobba a ponente luna crescente” è tempo di carote, patate, cipolle, aglio e finocchio

Come in tutte le storie, anche nella nostra, iniziata con “c’era una volta un desiderio…” ad un certo punto si è presentato un ostacolo, una grande difficoltà: la terra era dura, così dura che doveva essere lavorata con una macchina, ma a causa della pioggia o del freddo non riuscivamo mai a trovare il momento giusto !  Non sapevamo come risolvere questo problema ma ecco che arrivano gli aiutanti: i nonni  ! !  Con loro è stato facile trovare il luogo adatto, ben riparato dalle intemperie ed esposto al sole e progettare la staccionata per custodire le nostre piantine. I bambini ascoltavano con interesse ciò che i nonni dicevano e raccontavano; domandavano, aspettavano le risposte e prendevano appunti. Così hanno scoperto che prendersi cura delle piantine da orto significa, prima di tutto, pianificare le attività, scegliere il posto più adatto, nutrirle e annaffiarle, proteggerle quando è necessario, togliere le infestanti, sostenere quelle che ne hanno bisogno, cimarle se occorre e così via. È stato uno dei momenti più importanti del progetto dove l’ascolto è diventato momento fondamentale: non solo ascoltare i nonni ma anche capire che fare un orto vuol dire ascoltare le piante e i loro bisogni, ascoltare le nuvole, il vento, le temperature e capire cosa porteranno, ascoltare ciò che gli ortaggi ci dicono attraverso i loro colori profumi e consistenze.

Ed ecco che finalmente dopo la teoria è arrivata la pratica !  In piccoli gruppi, accompagnati dalle insegnanti e dai nonni, bambine e bambini hanno messo le mani in terra: muovere le zolle, maneggiare con cura le piantine e metterle a dimora rispettando le distanze perché potessero crescere agevolmente.

Bambini nella natura

Il nostro primo progetto ci ha regalata tanta di quella bellezza e allegria e felicità che non abbiamo più smesso di realizzarlo. Ancora oggi, con la collaborazione e l’aiuto dei nonni che conoscono un sacco di trucchi per ottenere dei buoni prodotti, l’orto di Cospaia è sempre ben curato. Quest’anno abbiamo deciso di riproporre l’attività ai nuovi bambini che hanno iniziato la prima e, proprio in occasione della festa dei nonni, il 3 ottobre 2022, tutti gli orti della Direzione Didattica sono tornati a vivere. L’eccitazione dei bambini e delle bambine era forte: avevano sentito parlare di orto ma ancora non sapevano cosa avrebbero dovuto fare. L’arrivo dei nonni è stato accolto con sorrisi e imbarazzo: i nonni a scuola ?  Poi è stata una gran frenesia tra chi prendeva le piantine, chi le zappe e chi non sapeva dove andare !

Con un po’ di pazienza i nostri preziosi maestri sono riusciti a catturare l’attenzione dei bambini che, con gran curiosità, ascoltavano i loro consigli. I primi passi dei nuovi “contadinelli” erano incerti, impacciati ma hanno facilmente superato le incertezze impegnandosi senza paura di sporcarsi o sbagliare perché sicuri che i nonni sarebbero intervenuti in loro aiuto. Infatti con gran sapienza, hanno loro insegnato come usare le zappe e come mettere a dimora le piantine di cavolo, insalata e finocchi.

A conclusione del progetto, come ormai è tradizione, i bambini accompagnati dalle insegnati si recheranno al mercato del paese per vendere i prodotti dell’orto tutti rigorosamente biologici e a chilometro zero ! Il mercato dei prodotti dell’orto di Cospaia in piazza del comune di San Giustino è sempre accolto con entusiasmo dai concittadini che comprano di buon grado i prodotti. Anche in questa occasione i nonni sono i migliori acquirenti !! Con i nuovi piccoli ortolani, speriamo di poter fare due mercati: uno con i prodotti invernali e l’altro con i prodotti primaverili. L’orto si è rivelato un’esperienza ricca di contatti umani, i bambini guardano dove, a volte, a scuola non guardano mai: su tra le nuvole e giù tra i solchi! Riflettono sui cambiamenti climatici, si sporcano le mani con la terra, si impegnano a rispettare le regole, a dosare forza e delicatezza, a prendersi cura l’uno dell’altro; scoprono l’importanza della cooperazione, dell’aiuto reciproco, dell’impegno costante e della pazienza affinché la terra dia i suoi frutti. La cura dedicata all’orto fa comprendere quanto sia importante non sprecare il cibo perché i nonni ci hanno messo in guardia insegnandoci un proverbio: “La terra è bassa e vuole l’omo morto !”

Quest’anno il progetto si è arricchito di nuove esperienze: la raccolta delle castagne e la raccolta delle olive ! Camminare, correre, cercare, raccogliere, mangiare e ascoltare sono state le azioni che hanno accompagnato la raccolta della castagna “dispettosa”. I bambini hanno svolto un’attività che per molti era davvero una novità: il bosco…questo posto un po’ pauroso ma che invece si è rivelato ricco di sorprese: dai colori, ai rumori agli odori…l’attività si è conclusa in classe dove abbiamo preparato la crema di castagne ma…ssshhhh è una sorpresa di Natale per i genitori !! Raccogliere le olive invece è stata un’attività nuova per tutti: queste piccole palline verdi e nere facili da raccogliere sembrano “vive”. Nel momento esatto che toccano a terra ruzzolano via e non si fermano più. Ecco allora che i piccoli raccoglitori le rincorrono per fermarle, perché sembra quasi che non vogliano farsi raggiungere. Ma non vanno tanto lontano: le grandi reti verdi le fermano e i bambini a piene mani le depositano nelle ceste.

Con queste esperienze noi maestre vogliamo arricchire le conoscenze e le competenze dei bambini, lavorando non solo tra i banchi ma anche all’aperto, perché il valore formativo delle proposte educative e didattiche è quello di favorire l’acquisizione di abiti mentali e comportamentali tesi al rispetto della natura, dell’ambiente circostante e soprattutto delle persone con cui si vive e si convive, siano esse maestre, compagni, familiare, “estranei compratori di ortaggi”.

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