
Una recente iniziativa di Foligno 20/30
di Foligno 20/30
#Aperto ma non troppo / 6
Siamo ben lontani dall’idea di politica che l’antica Grecia del V secolo avrebbe dovuto consegnarci, l’idea affermatasi per la prima volta nella storia del mondo e della civiltà ellenica, che identifica il politico con la libertà ed il confronto. Se la politica si fonda sul dato di fatto della pluralità degli uomini, e dunque sull’organizzare e regolamentare l’essere-insieme di diversi, la spontaneità degli individui è presupposto necessario perché si formi tra gli uomini uno spazio, il solo in cui la politica diviene possibile.
Il 6 Marzo 2023 avrebbe dovuto essere il giorno del confronto, nel quale si è riunito il Consiglio comunale aperto per trattare il tema della sanità pubblica, richiesto dalle minoranze e convocato non senza polemiche. E’ stato invece il giorno dello scontro, dell’offesa verbale, della limitazione di ogni dialogo, della mancata volontà, da parte dell’Amministrazione, di avere uno spazio di sana e reciproca discussione su un problema così importante per la cittadinanza, quello della salute.
Evidente la volontà della Maggioranza di arginare ogni tentativo di confronto già prima della seduta, con la decisione di tagliare i tempi degli interventi dei consiglieri comunali, riducendo gli spazi di ogni gruppo consiliare a soli 5 minuti, insomma: “bocca tappata” all’opposizione. Durante il Consiglio poi la situazione non è cambiata, è sembrato di assistere più ad un agguato politico che a una normale dialettica su un tema poco negoziabile come la sanità. Si sono susseguiti interventi politici e tecnici con forte carattere di vanagloria autoreferenziale, privi della più basilare capacità autocritica, anche a fronte dell’evidente malessere e rabbia dei cittadini per la malasanità subita.
L’intervenuto irrispettoso del Senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità del Senato, ha portato al parossismo le contestazioni indignate di alcuni intervenuti, spesso non consentendo un discorso continuativo e obbligando il Presidente del Consiglio Comunale ad intervenire per riportare correttezza nello svolgimento dello stesso. Gli animi accesi e qualunque obiezione possibile hanno perso forza però nel momento in cui non è stato consentito loro di esporre una tesi o una idea: scorrettezza, maleducazione ed offesa gratuita sono state la risposta del senatore a cittadini che hanno chiesto spiegazioni.
Nello specifico vogliamo ricordare al Consiglio comunale di Foligno, nel quale noi siamo presenti attivi e vigili, che la regola fondamentale della democrazia è quella basata sulla libera discussione tra Maggioranza ed Opposizione, nel totale rispetto delle reciproche posizioni. Eppure il passato recente dovrebbe farci riflettere: usciamo da tre anni di pandemia che, nel bene e nel male, ha cambiato moltissime cose. Ha messo il faro su due aspetti rilevanti del nostro agire e pensare, sia sociale che politico: l’idea di diritto alla salute garantito dalla sanità pubblica e quella di azienda sanitaria. L’epidemia ha fatto capire quanto sia stato lungimirante aver costruito un sistema sanitario pubblico e universalistico, costituito da una rete di servizi capace di garantire la copertura sanitaria e il diritto sociale del buono stato di di salute a tutti i cittadini indistintamente.
Viene l’obbligo di analizzare il concetto di “Azienda sanitaria” alla luce dell’articolo 32 della Costituzione secondo la quale la salute è un “diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”. Il concetto di “azienda sanitaria”, che ha sostituito la precedente dizione “unità sanitaria”, indica da un lato il tipo di struttura organizzativa che il sistema si propone di adottare e, purtroppo, dall’altro lato indica quale sia il principale obiettivo che il sistema stesso si pone: la gestione monetaria e non il benessere e la dignità di ogni singolo cittadino.
Oggi siamo nella ferma convinzione che l’obiettivo primario dell’“Azienda sanitaria” sia la salvaguardia e la tutela della salute e della vita umana; solo questo concetto fornisce la misura del buon funzionamento dell’ azienda.
Noi, a seguito di ciò che è accaduto nell’ultimo consiglio comunale, chiediamo con determinazione che ci sia, da parte del Comune di Foligno e della Regione Umbria, una chiara risposta rispetto a tutte le mancanze che abbiamo messo in evidenza nella seduta stessa.
Con il diritto alla salute di ciascun essere umano non si fa propaganda.
La sanità pubblica non è merce di strumentalizzazione politica.