
#SOCIETÀ #EPIDEMIA #LAVORO
Di Hadjer Gur
Continua il viaggio di Sedicigiugno ta i ristoratori di Foligno, a cui abbiamo chiesto di commentare il decreto che impone la chiusura alle 18. Dopo la conversazione con Ivan Pizzoni, titolare dell’Osteria Bacerotti, pubblichiamo l’intervento di Hadjer Guir, titolare del Ristorante Medina in via San Vito, che i nostri lettori già conoscono (le abbiamo infatti dedicato un’intervista nel numero di marzo).
Abbiamo aperto il ristorante il 15 Luglio di questo anno e per tutta l’estate abbiamo lavorato nel rispetto delle normative anti COVID, rispettandole per primi noi dello staff del ristorante e chiedendo altrettanto alla nostra clientela.
Oggi questo attuale DPCM ci sta tagliando le gambe. Non capisco le logiche che devono imporre una chiusura alle 18.00, quando basterebbe semplicemente controllare che le norme vengano rispettate.
Non credo che l’affollamento di un bar il mattino alle 8 provochi meno pericolo di una cena, con le persone giustamente distanziate e con tutte le precauzioni necessarie ad evitare la propagazione del virus.
Noi stiamo continuando il nostro lavoro grazie all’asporto e alla consegna a domicilio, ma non è paragonabile al lavoro che avevamo prima dell’ultimo DPCM.
Inoltre, vorrei sottolineare che ora il lavoro me lo gestisco completamente da sola, mentre prima altre 3 persone, regolarmente assunte, erano fondamentali per svolgere bene la nostra attività. Queste 3 persone ora si ritrovano senza lavoro.Ritengo che sia opportuno rivedere il DPCM e farci riaprire, facendoci adottare magari misure più restrittive, ma consentendoci di lavorare.