Scuola

Uno sguardo al futuro: il sistema integrato zero-sei

Si è svolto nei giorni scorsi il Seminario di Studi "La nascita degli asili nido comunali in Italia. Dal D.L. 1044/71 al D.L. 65/15: linee di sviluppo storiche e pedagogiche" organizzato dal Comune di Foligno, Assessorato all’Istruzione, all’interno del quale è stato dato ampio spazio al sistema 0-6, con gli interventi della Prof.ssa Floriana Falcinelli (Università degli studi di Perugia) su “Sistema Integrato 0-6: possibili linee di sviluppo” e della ricercatrice Alessia Rosa “su 0-6 e spazi di comunità: lo sviluppo delle competenze socio-relazionali.” In particolare desideriamo ringraziare la Dott.ssa Maria Filomia, coordinatrice pedagogica del comune di Foligno, per aver espresso la volontà di organizzare un gruppo di lavoro costituito da insegnanti dei nidi e delle scuole dell’infanzia della nostra città, che possa essere propulsore di iniziative, proposte, progetti con la realizzazione di un curricolo verticale condiviso, in linea con gli altri ordini di scuola. Sul sistema integrato zero-sei ospitiamo qui il contributo di Cecilia Bordoni. (ndr)

#ascuoladiuguaglianza #ordinamento
Di Cecilia Bordoni
In foto: Cecilia Bordoni


Nel numero di giugno avevamo preso in esame la bozza delle linee pedagogiche per il sistema integrato zero-sei anni soffermandoci sull’idea di fondo che ne ha promosso l’elaborazione e lasciandoci con un quesito: Perché non pensare ad un sistema integrato zero-diciotto?

Il 22 Novembre 2021 con il decreto ministeriale n. 334 viene sancita l’adozione delle “Linee pedagogiche per il sistema integrato zero-sei”, dunque ora è ufficiale, le linee pedagogiche diventano un punto di riferimento per il sistema integrato zero-sei, con lo scopo di motivare culturalmente ed orientare praticamente non solo chi opera nei nidi, nei servizi per l’infanzia e nelle scuole dell’infanzia, ma chi ha responsabilità educative, politiche e amministrative. E’ dunque doveroso analizzare e conoscere meglio il documento per comprendere qual è la cornice pedagogica dentro la quale confluiscono tutti i documenti concernenti i nidi, i servizi educativi, le scuole dell’infanzia, i contributi delle scienze dell’educazione, le normative europee; cornice pedagogica che orienterà l’operato comune di questo segmento.

Il documento consta di una premessa, di sei parti, alcune prettamente pedagogiche altre più istituzionali e di una conclusione. Analizziamole brevemente.

I parte: i diritti dell’infanzia

Il bambino è un soggetto di diritto a tutti gli effetti, è dunque necessario che egli inizi a sperimentare le prime forme di cittadinanza attiva in luoghi pensati, costruiti, progettati, affinché ognuno venga accolto nella sua unicità e diversità e possa crescere, apprendere e costruire competenze che ne garantiscano il successo. Ecco dunque che le scuole i nidi e i servizi devono rinnovarsi continuamente, rispondere alle esigenze della società e soprattutto promuovere benessere per favorire l’apprendimento. Per realizzare tale obiettivo il sistema integrato propone una visione unitaria del percorso educativo storicamente diviso in due segmenti: lo 0-3 e il 3-6.

II parte: un ecosistema formativo

Le scuole dell’infanzia, i nidi e i servizi educativi operano in un complesso ecosistema nel quale ci si incontra ma non sempre ci si conosce e riconosce. Il panorama in continuo cambiamento fa sì che uno dei compiti primari di chi opera con bambini in questa fascia di età sia quello di costruire alleanze educative con le famiglie e le altre agenzie del territorio al fine di operare in continuità per la promozione e diffusione di valori irrinunciabili.

III parte: la centralità dei bambini

Nell’introduzione della terza parte è scritto che “l’infanzia è un periodo della vita con dignità propria, da vivere in modo rispettoso delle caratteristiche, delle opportunità, dei vincoli che connotano ciascuna fase dell’esistenza umana”. Il bambino motore del proprio sviluppo, attore consapevole nel processo di costruzione di conoscenze e competenze deve poter vivere compiutamente, rispetto ai suoi tempi, la sua età evitando “salti ed accelerazioni” e tenendo presente che il gioco, la relazione, il fare, la percezione, la corporeità sono i modi in cui i bambini conoscono il mondo.  

IV parte: curricolo e progettualità: le scelte organizzative

Affinché il percorso zero sei abbia senso e risponda alle reali necessità dei bambini, delle famiglie e del territorio, è necessario costruire un curricolo che si ponga come cornice di riferimento e di “traiettorie condivise” e che trovi nella progettualità di ogni nido e scuola dell’infanzia risposte adeguate alla specificità di ogni gruppo, in riferimento alla progettualità vengono elencate le principali finalità dell’educazione e ci si sofferma sull’importanza di una adeguata progettazione di spazi e tempi.

V parte: coordinate della professionalità

L’agire educativo del nido, dei servizi educativi, della scuola dell’infanzia si basa sulla collegialità, i docenti gli educatori osservano, discutono, si confrontano, progettano, valutano e auto valutano insieme affinché l’intreccio continuo di professionalità generi cambiamento. Le linee guida prendono inoltre in esame in questa parte le dimensioni della professionalità docente individuandone 5: accogliente, incoraggiante, regista, responsabile, partecipe.

VI parte: le garanzie della governance

Il decreto legislativo 65/2017 prevede che il sistema integrato sia programmato, realizzato e qualificato con il concorso di dei diversi livelli di governo. Il sistema educativo 0-6 necessita di attenzioni continue, investimenti economici e culturali, scelte frutto di sinergie e collaborazioni. Interventi strategici per la costruzione del sistema 0-6 sono da ritenersi: il coordinamento pedagogico territoriale, la formazione in servizio di tutto il personale, l’estensione dei poli per l’infanzia, il consolidamento e potenziamento delle sezioni primavera.  

Il documento si conclude con una piccola parte a mio avviso fondamentale: i nidi e la scuola dell’infanzia vengono riconosciute (finalmente direi) come ESSENZIALI nel fornire le basi dell’apprendimento permanente e lo sviluppo dei bambini.

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