Scuola Storia e Memoria

Dare voce al passato

Dalla 3^B dell’Istituto Comprensivo Foligno 2 riceviamo, e pubblichiamo volentieri, questa testimonianza sul Giorno della memoria.

#scuola
A cura della Classe 3ªB Carducci
In foto: Studentesse della 3ªB


La classe 3ªB Carducci ha lavorato a scuola per celebrare la giornata della 

memoria, riscoprendo testimonianze di alcuni uomini vissuti in quel periodo. La memoria è facoltà essenziale dell’essere umano, che collega come un filo invisibile passato e futuro, luce che dissolve le tenebre dell’oblio, perché dimenticare è perdere qualcosa di noi. La scuola è luogo della memoria, che tramanda di generazione in generazione il ricordo di eventi storici, grandi artisti dell’umanità è il progresso della scienza. Talvolta studiare, analizzare, comprendere, non basta. È necessario dare voce al passato, alla vita reale di 

chi non c’è più, al dolore, alla tenacia, alla speranza, perché il ricordo sulle ali della parola raggiunga il futuro e lo renda migliore. Il 27 gennaio è dunque nostro dovere di studenti e di uomini dare eco alla memoria, perché l’eco si diffonde e la voce del passato trova così la forza di raggiungere i nostri cuori. 

Dal libro “uno psicologo nel Lager” di Viktor Frankl:

Tra i detenuti rinchiusi nei campi di concentramento, trascinati da un campo all’altro sopravvivevano soloquelli che nella disperata lotta della vita non rifuggirono da ogni mezzo; Tutti noi, sopravvissuti per cento, mille causi fortuiti o miracoli divini, lo sappiamo bene: i migliori non sono ritornati. Nel campo, per qualche tempo si resta in uno stato di shock, poi si scivola nella relativa apatia è così si muore internamente a poco a poco. Ogni aspirazione si concentra nella pura conservazione della vita, ed ogni sera, l’unico rumore in baracca è il sospiro di sollievo dei compagni trascinati dal posto di lavoro al lager : “Ecco, è passato un altro giorno”.

La liberazione: Con passi stanchi mi trascino alla porta del lager, le gambe mi reggono appena. Vado nella natura nella libertà, arriva in un prato, vedo fiori sbocciati, ma è solo una scintilla di pioggia; non partecipa ancora del mondo avevi dimenticato la gioia e dovevo rimpararla. Passano giorni, finché si scioglie non solo la lingua, ma qualcosa all’interno ridiventi uomo. Ti incammini alla via del ritorno, alla pace dell’anima. 

La giornata della memoria è essenziale per riportare alla luce gli errori e gli orrori di una logica oscura del passato e ci serve come lezione per il futuro. “Historia magistra vitae”, la storia, anche in questo caso, è maestra di vita, perchè ciò che è stato non torni mai più. 

La classe 3^B

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